MONTABBANO SONO 

dall'omonimo racconto di Alessandro Robecchi (in" Piovono Pietre" Laterza ed.)
Adattamento teatrale: Luca Palli e Alessandro Robecchi

Che diavolo ci faccio io qui?

Si domanda Mombelli quando conosce il suo compagno di stanza Sempieri, un ex sceneggiatore che urla continuamente la frase “Montabbano sono!” fingendosi matto. Oppure quando s’imbatte in Step, la raffinata musicista colpevole di amare la musica di Miles Davis, reclusa nell’Istituto di Rieducazione assieme a Furlan, lo psicoterapeuta che parla in codice usando soltanto numeri. La risposta alla domanda di Mombelli, critico letterario amante di buone letture e del tutto ignaro del mondo dei social, arriva però molto presto. Coloro che non apprezzano il trash quotidiano della televisione o del cinema, oppure la moda imposta e tutto ciò che piace a tutti, sono considerati deviati, antisociali e pericolosi. Come tali necessitano di un periodo di internamento per essere rieducati. Il responsabile sanitario dell’Istituto e la sua vice organizzano quindi proiezioni di film spazzatura, di programmi televisivi all’insegna del gossip e del giornalismo più idiota e becero, di quiz demenziali allo scopo di riportare i ricoverati alla cosiddetta normalità, all’assoluto conformismo del mainstream.

In una girandola di equivoci, di situazioni esilaranti e tragicomiche, i dipendenti della struttura finiranno per assomigliare a dei grotteschi aguzzini e i ricoverati a dei novelli papillon ansiosi di fuggire.

E Mombelli? Riuscirà a salvarsi dall’irresistibile canto delle sirene esercitato dai cinepanettoni?

Una storia solo apparentemente surreale che trova la sua forza nel fatto che è, al contrario, oltremodo realistica... 

Regia e interpreti

Regia: Pietro Venè
Adattamento teatrale: Luca Palli e Alessandro Robecchi   

Interpreti: Pietro Venè, Aldo Innocenti, Cristina Bacci, Iacopo Biagioni, Bettina Bracciali, , Paolo Gualtierotti, Ilaria Morandi, Graziano Dei